Ti sei mai chiesto quali tesori si nascondono tra le erbe spontanee che ci circondano? In questo video, scoprirai tutto sul Farinello Chenopodium album), un’erba selvatica dalle proprietà incredibili e spesso sottovalutata!
Imparerai come riconoscerlo facilmente grazie alle sue caratteristiche uniche, specialmente le sue distintive foglie a forma di diamante. Ti guideremo passo dopo passo per identificarlo senza errori, così potrai raccoglierlo in sicurezza.
Ma non è tutto! Approfondiremo anche le straordinarie proprietà di questa pianta, che la rendono un vero e proprio alleato per la tua salute e in cucina. Dalle sue qualità nutritive ai suoi possibili usi, il farinello ti sorprenderà!Preparati a guardare con occhi diversi il mondo vegetale che ti circonda e a scoprire i segreti del farinello!
cari spettatori del canale Vivere in campagna avete mai notato questa pianta che cresce spontanea nei vostri giardini nei vostri orti o ai bordi dei sentieri di campagna forse l’avete sempre considerata un’erbaccia infestante ma preparatevi a cambiare idea in questo video vi sveleremo tutti i segreti del farinello comune nome scientifico Kenopodium album ma è conosciuto anche con tantissimi altri nomi come farinaccio spinacio selvatico e via dicendo naturalmente cambia denominazioni a seconda dell’area geografica in cui ci troviamo in questo video ci occuperemo innanzitutto di come identificare correttamente il Kenopodium Album per una raccolta sicura e sostenibile evitando confusioni con altre piante vedremo i suoi incredibili benefici nutrizionali inoltre vi daremo idee pratiche sfiziose per integrarla nelle vostre diete e nella vostra cucina infine scopriremo alcune caratteristiche botaniche e alcune pillole di conoscenza che alla fine del video sono sicuro che anche voi sarete stimolati a fare esperienza con questa pianta e integrarla nella vostra alimentazione intanto focalizziamo la nostra attenzione sulla pianta in particolar modo sulle foglie che hanno delle caratteristiche esclusive intanto la forma romboidale o triangolare che i botanici più tecnicamente definiscono l’angeolata proprio perché ricorda la forma di una punta di lancia spesso presente i margini dentati oppure ondulati e queste caratteristiche possono variare anche nella stessa pianta a seconda se osserviamo la parte apicale o la parte basale inoltre le foglie hanno un’altra caratteristica e cioè sono attaccate al al fusto tramite un pedunolo quello che più tecnicamente si chiama picciolo per cui anche in questo caso i botanici utilizzano un altro termine più tecnico e definiscono queste foglie non solo lanolate ma anche picciolate perché hanno appunto il picciolo che le unisce alla pianta madre osservando la forma della foglia un po’ più nei dettagli e mettendo in moto la nostra fantasia possiamo paragonarla alla zampa di un oca o di un anatra e proprio da questa somiglianza deriva il nome scientifico kenopodium composto da due parole greche fuse tra loro ken che significa oca e podion che significa piccolo piede invece l’epiteto specifico album che in latino significa bianco si riferisce alla colorazione biancastra soprattutto delle giovani foglie e farinosi al tatto da cui appunto il nome farinello generalmente non ha un odore forte ma alcune specie possono avere un odore caratteristico descritto come sgradevole e persistente a mano a mano che questa pianta diventa adulta il fusto assume una posizione retta che può raggiungere in condizioni favorevoli anche i 2 m i 3 m di altezza il fusto presenta delle striature verdastre e in alcuni casi anche rossastre è glabro cioè privo di peluria inoltre è ramificato cioè emette tanti rametti laterali e a fine ciclo vegetativo assume addirittura una consistenza legnosa come potete osservare in queste immagini i fiori sono piccoli verdognoli e raggruppati in dense spighe all’estremità dei rami e all’ascella delle foglie simili a minuscoli cuscinetti i piccoli semi che si formano dopo la fioritura sono neri e lucidi e una singola pianta pensate un po’ può produrne decine di migliaia questa pianta predilige i terreni smossi gli orti i giardini i bordi delle strade o i cambi aperti in questi vasi in cui abbiamo messo a dimora le nuove piantine di mandarino e di cedro ottenute tramite la margotta dopo un paio di mesi sono già spuntati tantissimi esemplari di farinello il che significa che i semi si trovano veramente dappertutto infatti i piccoli semi che cadono a terra germogliano in maniera scalare cioè non germogliano tutti nello stesso momento e nello stesso periodo ma lo fanno ogni qualvolta si verificano delle piogge seguite da periodi di alte temperature quindi ogni anno possiamo avere diverse generazioni di farinello anche in assenza di nuovi semi che vengono dispersi nel terreno per questo motivo il Kenopodium album è considerato una pianta infestante è tanto odiata dai contadini che sono costretti a intraprendere una continua lotta per debellare le proprie campagne ma visto l’elevato numero di semini che cadono a terra la lotta è impari ed è destinata a essere vinta dal farinello in realtà tutti noi dovremmo rallegrarci della presenza di questa pianta e più che lottare con essa dovremmo farne tesoro visto che è una fonte di preziosi nutrienti per la nostra salute e per la nostra dieta infatti questa pianta tanto bistrattata è in realtà una miniera di vitamine minerali e proteine è un vero e proprio superfood selvatico a portata di mano non solo salutare ma anche delizioso iniziamo col dire che è una pianta ricca di macronutrienti le foglie di Kenopodium album sono una buona fonte di proteine circa il 4% di carboidrati e anche di fibre quindi contribuisce alla salute digestiva e al senso di sazietà inoltre è una miniera di micronutrienti con una presenza significativa di vitamine essenziali come la vitamina A la vitamina C la vitamina K e la vitamina B1 e B2 contiene minerali preziosi come calcio ferro potassio manganese rame magnesio fosforo e via dicendo ha proprietà antiossidanti infatti contiene flavonoidi e altri composti fenolici con proprietà antiossidanti utili per contrastare i radicali liberi nel corpo i semi contengono anche una discreta quantità di acidi grassi essenziali con un buon contenuto di carboidrati e proteine nella medicina tradizionale il Kenopodium album è stato utilizzato come carminativo per favorire la digestione e la fuoriuscita dei gas intestinali e come antiflogistico per guarire cioè dagli stati infiammatori e agevolare la funzione digestiva alcune ricerche suggeriscono addirittura potenziali proprietà antimicrobiche antielmintiche cioè contro le parassitosi intestinali e proprietà antifungine tradizionalmente le foglie cotte sono state usate per supportare la salute dei reni e delle vie urinarie è un potenziale ipotensivo antidiabetico e antitumorale alcune ricerche preliminari suggeriscono potenziali attività in queste aree ma sono necessari ulteriori studi si tratta cioè di ricerche e non affermazioni mediche definitive in ogni caso prima di utilizzare il farinello in cucina ricordiamoci sempre di raccogliere i suoi germogli e le foglie tenere solo in luoghi non contaminati da pesticidi o inguinanti di altra natura e lontani da strade trafficate il farinello trova largo impiego in cucina dalle semplici insalate ai contorni fino a ricette più elaborate che ti sorprenderanno per il loro gusto unico e delicato simile agli spinaci ma con una nota leggermente più dolce una semplice insalata fresca con le foglie tenere oppure un saporito ripieno per torte salate o ancora un contorno saltato in padella con aglio e olio sono soltanto alcuni impieghi nella nostra cucina il farinello lo possiamo utilizzare in pratica come gli spinaci o meglio al posto degli spinaci in tutte le preparazioni che prevedono l’utilizzo degli spinaci questi ultimi li possiamo sostituire col farinello nelle frittate nei ripieni nei contorni e così via possiamo utilizzare le foglie più tenere e i giovani germogli anche crudi in insalata o in misticanze ma in questo caso dobbiamo consumarle con moderazione a causa del contenuto di acido ossalico tuttavia gli ossalati si abbattono facilmente con una semplice sbollentatura rendendo la pianta più sicura e consumabile più frequentemente e in quantità maggiori le parti utilizzabili e commestibili della pianta oltre alle foglie e ai giovani germogli sono anche i semi diversi sono i metodi di cottura del farinello può essere bollito cotto a vapore saltato in padella oppure aggiunto a zuppe frittate il farinello si può conservare sia fresco che essiccato si può anche congelare dopo averlo sbollentato e strizzato o conservare le foglie fresche in frigorifero per l’essiccazione si può appendere la pianta intera all’ombra in un luogo arieggiato fino alla completa essiccazione per poi raccogliere le foglie e conservarle in contenitori di vetro a chiusura ermetica si possono conservare foglie e germogli anche fermentati oppure in pesti da concelare il periodo migliore per la raccolta è generalmente la primavera l’estate o subito dopo le prime piogge quando spuntano nuovamente germogli e foglie giovani e tenere come per tutti gli alimenti selvatici è consigliabile consumare il Kenopodium album con moderazione soprattutto se è utilizzato crudo come abbiamo già accennato ricordiamoci che imparare a utilizzare le erbe spontanee come il Kenopodium album non è solo un modo per arricchire la nostra dieta in modo naturale ed economico ma anche un gesto di rispetto verso l’ambiente riscoprendo le risorse che la natura ci offre gratuitamente l’utilizzo di questa pianta rientra in quella che possiamo definire alimurgia cioè quella pratica di raccogliere e consumare piante spontanee e commestibili che di solito si fa durante i periodi di crisi per esempio durante una guerra oppure durante una carestia come è accaduto diverse volte nel passato limurgia infatti significa letteralmente alimentazione in caso di urgenza e deriva dalla necessità di trovare cibo in situazioni di difficoltà soprattutto come è avvenuto nei secoli scorsi per esempio durante la seconda guerra mondiale oppure durante una prolungata siccità e via dicendo gli anglosassoni definiscono questa pratica foraging comune prima dell’avvento dell’agricoltura ma oggi si sta riproponendo come alternativa a un’alimentazione più tradizionale dal punto di vista botanico possiamo definire il Kenopodium album una pianta erbace annuale appartenente alla famiglia delle amarandace diffusa in tutta la penisola italiana e con poche eccezione in tutto il mondo è una specie molto polimorfa anche perché essendo decisamente cosmopolita subisce le influenze dei vari habitat che incontra nei diversi paesi del mondo essendo anche una specie antropica e infestante notevole l’influenza data dalla pressione umana su queste piante una caratteristica particolare è che noi possiamo definire questa pianta pianta pioniera perché spesso è una delle prime piante a colonizzare terreni smossi e riportati inoltre riveste una notevole importanza per la fauna selvatica in quanto i semi possono essere una fonte di cibo per uccelli e piccoli mammiferi storicamente è stata utilizzata in diverse culture e per diversi usi tradizionali a scopo alimentare ma anche per scopi medicinali i romani lo coltivavano come ortaggio invece gli azitechi si dice che lo utilizzassero per ricavare una farina dai suoi semi è una pianta stretta parente dell’ormai famosissima quinoa scientificamente Kenopodium quinoa l’identificazione certa della pianta prima del consumo ha un’importanza cruciale per evitare confusioni con altre piante non commestibili ma come si è visto in questo video la sua identificazione è abbastanza semplice tuttavia se non siete assolutamente sicuri è meglio astenersi dalla raccolta o rivolgersi a una persona competente per una sicura identificazione anche se raramente alcune persone potrebbero essere allergiche alle piante del genere chenopodium o ancora queste piante potrebbero interagire con particolari farmaci che si stanno assumendo ma questa eventualità è molto remota tuttavia in caso di dubbi è sempre bene consultare un medico bene spero che a conclusione di questo video abbiamo imparato qualcosa in più su questa pianta e sulle opportunità che ci offre la campagna e la natura se sappiamo diligentemente interagire con essa immaginate la soddisfazione di raccogliere una bella cesta di farinello e preparare un piatto sorprendentemente buono e gustoso oltre al piacere di una salutare passeggiata in campagna proviamo anche la gratificazione di nutrirci senza spendere nulla e di dotarci di conoscenze che aiutano a sopravvivere noi e le persone che ci stanno intorno in caso di necessità fai sapere alla nostra comunità di vivere in campagna se hai mai assaggiato il Kenopodium Album se conosci altri modi per cucinarlo e prepararlo condividi la tua esperienza nei commenti qui sotto la bellezza della vita in campagna è anche questo lasciarsi avvolgere dal fascino dei paesaggi impregnarsi di profumi aromi che cambiano con le stagioni e godersi il silenzio interrotto solo dal canto degli uccelli e dai suoni della natura certo la campagna è anche sinonimo di tanta fatica di tanto impegno che non tutti riescono a conciliare con le necessità della propria vita prossimamente ci occuperemo di altre piante spontanee buone e nutrienti che possiamo integrare nella nostra alimentazione se avete qualche interesse particolare segnalatelo nei commenti qui sotto in maniera tale da concentrarci su altri generi di piante di vostro gradimento prima di lasciarci vi rinnovo l’invito a iscrivervi al canale Vivere in campagna e attivare le notifiche tramite la campanellina per rimanere aggiornati e per non perdervi i prossimi video sulle erbe spontanee e la cucina naturale e su tantissimi altri argomenti affini ai tuoi interessi non dimenticate di mettere un pollice in su e di condividere i video con i vostri amici e conoscenti affinché anche loro abbiano la possibilità di beneficiare di madre natura e di tutti gli alimenti genuini che ci fornisce gratuitamente e con questo è veramente tutto io vi do appuntamento al prossimo video e un saluto a tutti voi [Musica] [Musica] เ
27 Comments
Complimenti per la completezza del filmato.
Io utilizzo spesso il farinello. È una delle erbe selvatiche che preferisco. Occorre fare attenzione agli ossalati di calcio, per cui ne consiglio un uso dopo bollitura, buttando l'acqua di cottura.
Io lo lasco crescere liberamente nel mio orto per averne sempre a disposizione. A questo proposito consiglio a chi volesse utilizzarlo di non raccogliere solo le cime da consumare. Se in fase di raccolta si pota in basso la pianta produce tanti getti nuovi che daranno altrettante cime fresche da raccogliere.
Sempre interessante, utile e dalla sterminata cultura botanica. I miei complimenti di cuore, caro professore!
Molto interessante, la ringrazio Dio Padre ci sorprende sempre nella Sua natura creata per noi.
Grazie
Complimenti x ttt, buona vita, le migliori cose.
Il mio terreno è pieno… Sono di Cosenza. Dal video sembrano le mie zone, mi sbaglio?
Ho un melograno ornamentale in vaso ottenuto da talea , ha un figliame vigoroso ma dopo 4 anni mai fiorito , firse va innestato? Grazie se mi vorrà rispondere e complimenti per le sue esaurienti spiegazioni 🎉
Volevo dire fogliame……😂
Bravissimo Carmine: ti seguo da anni e i tuoi video non deludono mai! Dalle mie parti (a cavallo tra Puglia e Basilicata) il farinello si usa – dopo averlo leggermente sbollentato – per preparare gustose frittate.
Sei stato veramente bravo.Da noi in Albania sì usa tanto.Invece qua' a Gargano e quasi sconosciuto. Di solito nasce insieme con Amaranto, molto usato da questa parte invece Chenopodium album (Farinello comune) e quasi sconosciuto
Ottimo buonissimo per la frittata
Video sempre interessanti. anche noi utilizziamo il farinello come spinacio e a fine stagione raccogliamo i semi che inseriamo interi nell'impasto del pane.
Io e da qualche anno che lo scoperto perciò è anni che la mangiamo,e buona..
Cara prof.. La pianta quando is arrivata a fine vita
Fa dei fiori azzurri 👋grazia
Grazie infinite per gli indirizzi di botanica qui la chiamano pianta legna i semi li mangiano i lucherini,passeri,fanelli.pensavo che fosse commestibile ora,grazie a lei,ne sono certo.di solito raccolgo malva,piantaggine,tarassaco,rosolaccio e altre.
Il luppolo…? 👍
Vero.Una pianta con sali minerali che io sento una forza magica.Ciao da Bacau Romania.Andate benne.
Good information 👍
Ottima nella frittata e anche nelle minestre
Ne faccia molti di questi video per impastare a conoscere le piante selvatiche commestibili, sono veramente stupendi, Grazie
Complimenti delle informazioni necessarie
per riconoscere e sapere le grandi possibilità di questa pianta grazie🙏
Dalle mie parti li chiamano Orapi. Crescono in montagna. Li ho assaggiati proprio in questi giorni per la prima volta ( si trovano in abbondanza in questo periodo sopra i 1500 metri di altitudine ). Sono una prelibatezza!
Mai assaggiato …..non capisco pero' perché nessun animale lo mangia !!!!!
Sei bravissimo a spiegare nei minimi particolari complimenti 👏👏👏👏
E stato un vero piacere conoscerti e ascoltarti 👍
Bene complimenti del video, un'osservazione, i prossimi se possibile, che siano un po' più brevi 5 , 7 Min
Grazie
"consultare il medico prima del consumo"…. Ma cosa vuole che ne sappiano???
Grazie professore
I suoi video sono sempre molto istruttivi.
Di questa piante , nel mio orto, ne crescono tante e le ho sempre estirpate e date alle galline, non sapevo che si potessero usare anche per il consumo umano.